CENSIMENTI

ISPEZIONI

VERIFICHE

PIANIFICAZIONI

SISMICA

VULNERABILITA’ SISMICA

La caratterizzazione dinamica di una struttura permette di individuarne sperimentalmente le frequenze libere di vibrazione, le forme modali e gli smorzamenti in condizione libera: essa sta dunque alla base della determinazione della vulnerabilità sismica di un manufatto.
La rilevazione delle suddette caratteristiche, legate a tutte le proprietà geometriche, meccaniche e di vincolo dell’opera, consente di determinare dei valori sperimentali che rappresentano un valido strumento di controllo nel tempo dell’eventuale variazione delle condizioni generali del manufatto, particolarmente utile in caso di evento sismico.

La caratterizzazione dinamica e la consapevolezza della vulnerabilità sismica di un’opera consentono poi una corretta predisposizione delle campagne di indagini sui materiali, come prevista dal D.M. 2008 per i vari Livelli di Conoscenza, concentrando le prove sugli elementi maggiormente sollecitati in caso di avvenimento sismico.

Modello numerico calibrato

Terna microsismica

La misura delle frequenze proprie della struttura viene effettuata utilizzando dei tromografi digitali, costituiti ognuno da 6 sensori di misura delle accelerazioni (3 terne accelerometriche e 3 terne geofoniche). La forza di questa tipologia di attrezzatura è che tutti i rilievi vengono eseguiti anche a struttura completamente scarica, poiché l’eccitazione dell’opera è di tipo naturale e/o prodotta dalla spinta del vento.

Per l’esecuzione di queste misurazioni deve essere predisposto un determinato numero di terne microsismiche contemporaneamente, posizionate nei punti utili alla precisa individuazione delle forme modali. La posizione va individuata in base a una prima valutazione fatta dall’ispettore delle forme modali teoriche, predisponendosi nei piani di maggiore deformazione e nei punti di flesso.

La caratterizzazione dinamica a livello sperimentale deve andare di pari passo con un’analisi di tipo teorico: i valori rilevati “sul campo” costituiscono allora un fondamentale supporto per la calibrazione del modello numerico della struttura in esame, ottenuta facendo corrispondere, attraverso la modifica dei parametri di input (moduli elastici, gradi di vincolo, etc.), forme e frequenze modali tra risultati sperimentali e valori teorici.

La calibrazione del modello numerico è la parte fondamentale di ogni valutazione di vulnerabilità sismica, in quanto tale operazione permette di applicare in un secondo momento qualsiasi tipo di sollecitazione al modello della struttura e di verificarne la risposta reale.