GESTIONE AUTOMATIZZATA DEI PONTI

IL METODO PER LA GESTIONE AUTOMATIZZATA DEI PONTI

Il sistema di gestione automatizzato weBridge si basa su un metodo di lavoro che, attraverso determinati passaggi e grazie ai suoi moduli operativi software, permette di gestire una serie di operazioni che consentono alle Amministrazioni il controllo sistematico delle informazioni riguardanti le opere di cui sono proprietarie: dai dati geometrici e storici, alle manutenzioni, alla valutazione numerica dello stato di degrado, alla valutazione economica dei costi di ripristino fino al calcolo dei carichi eccezionali.

La gestione automatizzata di un patrimonio infrastrutturale richiede un approccio globale che indichi le migliori scelte da effettuarsi per la conservazione di ciascuna struttura, da un punto di vista d’insieme e non dell’oggetto singolo: in questo modo si può arrivare alla programmazione della manutenzione attraverso una gestione automatizzata.
La procedura a cui ci si deve ispirare è costituita allora da pochi ma fondamentali passaggi:

  • il Censimento di tutte le opere: ponti, tombotti, passerelle, sottopassi, etc.;
  • l’Ispezione Visiva Primaria, intesa come la prima ispezione visiva eseguita secondo il Metodo della Valutazione Numerica (MVN), da ripetersi poi a cadenza regolare negli anni.

Il Metodo della Valutazione Numerica, sviluppato negli anni grazie alla collaborazione di numerosi ed illustri professori universitari e professionisti del settore, fornisce degli indici di degrado delle opere che si basano su una logica scientifica e sistematica, permettendo di confrontarne negli anni lo stato generale.

Tali indici si basano sull’individuazione e sulla valutazione numerica di difetti caratteristici dei diversi elementi strutturali di un ponte (spalle, pile, travi, etc.) e dei materiali da costruzione (c.a., acciaio, muratura, etc.): ad ogni difetto è stato attribuito un valore G variabile da 1 a 5 in funzione del peso che ognuno di essi assume rispetto alla gravità derivante dalle seguenti considerazioni: costituire un pericolo (rischio attuale), possibilità di ridurre le capacità portanti (rischio potenziale), costituire un innesco di altri difetti (rischio indotto), alto onere economico di ripristino (rischio economico).

Gli indici di degrado descrivono:

  • la Difettosità Relativa DR, che rappresenta il valore finale della valutazione fatta per singolo elemento strutturale e l’indice dello stato di degrado;
  • la Difettosità Assoluta DA, valore che ha assunto nell’evoluzione ed applicazione pratica del Metodo una valenza prettamente economica, nell’ottica di individuare un indice che rappresenti l’onere che si dovrà affrontare per un risanamento tecnologico.

Formula per il calcolo di DR

Formula per il calcolo di DA

K1: coefficiente di estensione
K2: coefficiente di intensità
N: numero dei singoli elementi strutturali